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al testo di Gian Franco Galasso
un giorno no
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UN GIORNO NO Oggi vedo tristezza, le strade sono vuote, l’oppressione introduce al nulla mentre si chiudono le porte. La dolce pinscherina ha bisogno di calore, sale sulle mie gambe mi lecca il viso, abbasso la musica e guardo dentro, il dolore svanisce chiuso nel ripostiglio dei ricordi. Perché vivo? Per questo? So che nelle tante sfaccettature dell’esistenza questo è solo un momento e passerà. Ma quanti sono i colori delle emozioni? L’arcobaleno sorge dietro la torre, e questo suono che sa di magia scioglie la chiusura, clausura dalle antiche chiavi torna nel monastero di pietra, e tu fuggi come nebbia tra gli ulivi nella notte. 12/02/2012
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